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mercoledì 30 settembre 2015

Invecchiamento della pelle dovuto al sole: quali rimedi?

Invecchiamento della pelle dovuto al sole: quali rimedi?

Per apparato tegumentario si intende la cute (epidermide e derma) e gli annessi cutanei, ovvero quelle strutture di rivestimento esterno, quali peli, unghia, capelli, derivanti dal foglietto embrionale detto ectoderma. La sua funzione principale è quella di proteggere, proprio come un involucro, l’ambiente intra-corporeo dagli agenti patogeni o sostanze chimiche, che potrebbero minare la sua integrità, provenienti dall’ambiente esterno. Tra gli agenti esogeni, nocivi per l’organismo e per l’epidermide stessa, vengono considerate sia sostanze chimiche, sia microrganismi patogeni, sia ancora agenti fisici. Nella fattispecie in questa occasione puntiamo l’attenzione sulle radiazioni ultraviolette e sugli effetti che il sole può avere sulla nostra pelle, cercando di chiarire in che modo esso sia implicato nel processo di invecchiamento della pelle e gli eventuali rimedi di origine naturale, che ci possono venire incontro in questi casi.
E’ ben noto che durante i mesi estivi si approfitta di caldo e vacanze al fine di fare una bella scorta di sole e mare, per affrontare meglio i mesi invernali, grazie ai benefici apportati dagli effetti salutari del sole e dall’effetto rilassante e distensivo del mare. Ma come qualsiasi cosa gli eccessi sfociano poi in problematiche che, nel caso nell’eccessiva esposizione solare, si traducono in manifestazioni evidenti di invecchiamento della pelle.

Cause e sintomi dell’invecchiamento della pelle dovuto al sole

La causa principale del deterioramento delle strutture epidermiche nel periodo estivo è la percentuale di radiazioni ultraviolette che riescono a superare la barriera atmosferica, giungendo fino agli strati più profondi del derma, nel quale si trovano tra le altre strutture vasi capillari e fibre di collagene. Gli effetti delle radiazioni solari sulla cute possono presentare conseguenze più o meno gravi, poichè sono in grado di danneggiare gli strati cutanei più esterni, inducendo disequilibri nella corretta omeostasi funzionale delle cellule, le quali vanno incontro ad un processo di invecchiamento più repentino fino a raggiungere poi conseguenze, nei casi più estremi, come disturbi di valenza patologica di maggiore entità. Le radiazioni possono infatti provocare modificazioni a livello del materiale genetico cellulare, con produzione di dimeri di timina e conseguenze patologiche.
Nella maggior pare dei casi i sistemi riparativi cellulari, individuabili nello specifico caso in enzimi come la fotoliasi, riescono a captare il legame insolito e a riparare il danno. In qualunque caso è comunque un bene per l’organismo sfruttare tutti i vantaggi provenienti da una corretta esposizione solare, prendendo le dovute precauzioni sia nei tempi sia nei modi che risultano più proficui. E’ risaputo che durante le ore centrali della giornata, ovvero nell’arco di tempo che va dalle 11:00 alle 15:00, l’azione del sole sulla pelle è molto più intensa rispetto alle altre ore della giornata, tuttavia non sembra effettivamente un elemento che possa determinare svantaggi al benessere della nostra pelle e del nostro corpo.
Sembra piuttosto che sia il tempo di esposizione al sole che possa esercitare effetti controindicati sulla pelle, specie sui soggetti di carnagione chiara. L’esposizione graduale ai raggi solari evita che ci siano scottature e arrossamenti, i quali sono i diretti responsabili dell’insorgenza di patologie cutanee. Non sono tanto i raggi UV in sè a provocare dunque i problemi che possono portare ad un invecchiamento della pelle, quanto piuttosto la disattenzione alla soglia di resistenza solare, che è prettamente soggettiva.
Quando la pelle viene colpita dal sole per un tempo relativamente lungo, essa per proteggersi attiva una molecola, la melanina, la quale protegge i sistemi interni dai raggi solari; dipendentemente dal tipo di carnagione i tempi di prima esposizione solare risultano diversi, pertanto, se non si fa attenzione a queste opportune accortezze, le pelli più chiare potrebbero presentare maggiori disturbi di invecchiamento cellulare, a causa delle scottature più cospicue e persistenti.
Con il termine specifico ” foto-invecchiamento” si definisce quella serie di sintomi che portano a pelle secca, lentiggini, rughe, perdita di volume cellulare e cedimento delle strutture cutanee, che non risultano più tanto vitali ed elastiche. Tutto ciò è prodotto dal deterioramento di due strutture, componenti principali dei tessuti: il collagene e l’elastina, che per azione del sole vengono alterati e non riescono a svolgere la propria azione in modo ottimale.

I rimedi naturali per l’invecchiamento della pelle provocato dai raggi solari

Ma quali possono essere i rimedi naturali che ci permettono di combattere la manifestazione dell’azione prolungata del sole e di altre cause che possono contribuire all’invecchiamento della pelle?
La prima accortezza da mettere in atto è la valutazione dei tempi di esposizione solare. In secondo luogo l’acqua, fonte di vita, previene l’invecchiamento delle strutture cutanee, donando maggiore volume e vitalità alle cellule dell’organismo. L’alimentazione, essendo alla base del sostentamento dell’organismo nel suo insieme, deve essere adeguata, equilibrata, corretta e soprattutto costante; una sana alimentazione deve rappresentare uno stile di vita che si decide di adottare e non un appuntamento occasionale, di cui ricordarsi quando ci fa comodo.
Le fonti principali di antiossidanti sono da ricercarenei frutti rossi, nelle bacche di goji, nei pomodori, nel cacao, nelle mele, nel tè verde e in molti altri alimenti vegetali in quantità ridotta.E’ pertanto necessario integrare alimenti ricchi di vitamine e di acqua, come la frutta e la verdura, che forniscono al corpo quelle molecole di cui si serve per riparare i danni tessutali e che migliorano il funzionamento dell’intero assetto fisiologico. Tra queste bisogna citare alcune vitamine, come la vitamina A che ha un’azione diretta sulla riparazione dei tessuti, la vitamina C che interviene nell’amplificazione delle funzioni del sistema immunitario e dulcis in fundo gli antiossidanti.
Infine un’ ottima pratica è quella di trattare la pelle con delle creme idratanti, che producono una buona protezione contro gli agenti esterni.
E’ stato testato inoltre che un buon sonno ristoratore e attività che stimolino le endorfine e il buonumore producono l’effetto di una pelle distesa e luminosa. Puoi sicuramente aiutarti con prodotti naturali di qualità come il nostro integratore naturale vegetale Fito Age Skin a base di polpa di Baobab, che contrasta proprio l’invecchiamento della pelle, e un super idratante....
(Autore: Ivana Infantino)

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