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venerdì 31 gennaio 2014

Curcuma, elisir di lunga vita in cucina


La curcuma è una spezia ottenuta dalla polverizzazione del rizoma della Curcuma longa, una pianta di origine asiatica della stessa famiglia dello zenzero. Il termine deriva dalla parola araba kourkoum, cioè “zafferano”.

Vince le infiammazioni
Secondo i principi dell’ayurveda la curcuma aiuta ad attenuare i disturbi legati al ciclo mestruale inoltre ridurrebbe la formazione di gas intestinali e lo sviluppo di vermi e parassiti. Sebbene il colore sia simile, la curcuma non è da confondere con il curry, che è invece un mix di spezie tra le quali c’è anche la curcuma (in proporzione del 30% circa). Anche nei confronti delle malattie degenerative la curcuma svolge un’azione preventiva: i popoli che ne fanno uso presentano il più basso indice di casi di Alzheimer, e gli abitanti dell’isola giapponese di Okinawa (famosa per un’alta percentuale di centenari) considerano la curcuma come uno degli alimenti indispensabili alla “dieta di lunga vita”.
Un portentoso antietà
Per le sue virtù immunostimolanti, la curcuma viene anche considerata un efficace antiage: chi ne assume anche solo un pizzico ogni giorno ripara le cellule danneggiate e favorisce la generazione di nuovi tessuti.
In polvere per insaporire i cibi Basta un cucchiaino da tè di curcuma, aggiunto a zuppe, riso, ragù vegetali e pesce, per fare scorta della giusta dose quotidiana di antiossidanti. Può anche essere utilizzata negli infusi o nel tè verde, cui conferisce un gradevole aroma speziato.
…O in compresse come integratore
La curcuma esiste anche come integratore in compresse. In questo caso la dose non deve superare una compressa al giorno, prima dei pasti, per cicli di un mese. La cura, con effetti ricostituenti, si raccomanda soprattutto al cambio di stagione.
Uno scudo naturale contro l’ictus e il cancro
La curcuma è oggi considerata un potente antitumorale: il suo principio attivo, la curcumina, che dà anche il colore giallo alla spezia, previene trombosi, abbassa il colesterolo ed è un indiscusso antiossidante. Aggiornati studi di settore oggi confermano che la curcumina è utile nella prevenzione e nella cura dei tumori soprattutto dello stomaco, dell’intestino, del colon, della pelle e del fegato. Pare inoltre che la curcuma sia un ottimo “farmaco” anche nei casi di calcoli biliari. Essendo così potente la sua azione antinfiammatoria, alcuni ricercatori hanno notato che la curcumina concorre ad aumentare i linfociti T helper nei casi di infezione da Hiv come in presenza dei virus delle epatiti.

.........Pochi, però, conoscono il potere della curcuma abbinata al miele.
La curcuma, lo ricordiamo, contiene un potentissimo principio attivo che prende il nome dicurcumina, capace di raggiungere più di 150 potenziali attività terapeutiche, tra cui le proprietà antiossidanti, anti-infiammatorie e anti-cancro. Il consumo di curcuma e miele migliora significativamente la digestione e aumenta l’attività della flora intestinale.
Il miele è da sempre considerato un antibiotico naturale. Se associato alla cannella, poi, può avere numerosi effetti benefici, utili per combattere, ad esempio: artrite, raffreddore e mal di gola.
Cosa possiamo ricavare allora, unendo il potere antibiotico del miele a quello antinfiammatorio della curcuma?

La prima cosa che possiamo dire è che questo mix genera un potente antibiotico naturale che non solo distrugge i batteri che causano le più comuni malattie, ma favorisce anche le difese naturali del nostro organismo.

ATTENZIONE.....
La curcuma può essere pericolosa se assunta in combinazione con alcuni farmaci specifici, e può causare effetti collaterali dannosi e gravi.
Proprio le sue proprietà più vantaggiose possono diventare pericolose se combinate con farmaci. Così, ad esempio la sua proprietà anti- trombotiche che riduce i coaguli di sangue possono mettere in pericolo la salute, se combinata con farmaci che fluidificano il sangue, come l’aspirina, il warfarin (Coumadin, o clopidogrel (Plavix). La loro combinazione in realtà aumenta l’effetto dei farmaci per fluidificare il sangue e genera il rischio di sanguinamento. La curcuma interagisce anche con farmaci per il diabete, che riducono la glicemia. Aumenta il loro effetto, e, quindi, eleva il rischio di ipoglicemia. Di conseguenza, potrebbero verificarsi numerosi -Effetti collaterali, come la visione offuscata, delirio, ridotta funzione cognitiva, ansia e tremori. Il consumo di curcuma può anche portare a reazioni allergiche, come eruzioni cutanee o orticaria, e può anche causare mancanza di respiro e anafilassi. Inoltre, la curcuma non deve essere combinata con farmaci che riducono l’acidità gastrica, poichè il corpo tenderà ad aumentare la produzione di acido dello stomaco, e, quindi, può portare nausea, mal di stomaco, gonfiore, e danni all’esofago. I farmaci che abbassano l’acido dello stomaco includono omeprazolo, famotidina (Pepcid), cimetidina (Tagamet), e ranitidina (Zantac). Pertanto, se si prende la curcuma, allo stesso tempo, come medicina, o nel caso in cui si riscontri un reazione allergica, è necessario sostituirlo con qualche altra alternativa naturale, o ridurre la quantità di curcuma che si consuma.

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